Bravi a tutta la Squadra , Vedervi lottare testa a testa per trentaminuti in inferiorita numerica contro una compagine che è al secondo posto mi fa capire ancoa una volta che siamo una squadra forte e la classifica ci va stretta ... Versione Edo: La famosissima congiunzione astrale di Walter Sabatini, DS della Roma, si abbatte in modo catastrofico sulla formazione dell'AC Locate Varesino 2007, causata da una mania di protagonismo di un tale che, molto probabilmente, prova piacere nel dispensare cartellini, manco fossero consigli. Tuttavia la squadra risponde con una prestazione tutta testa e cuore, nonostante sia ferita nell'orgoglio.

Espulso solo perchè ha difeso la propria squadra!!! ma dirige i cambi dalla tribuna mandando sms repentini alla panchina. Versione Edo Fino al momento dell'episodio che scatena l'ira della squadra, gestisce la partita con garbo e autorevolezza; poi viene colto in flagrante per un comportamento scorretto che però non commette, dovendo così abbandonare il campo anzitempo e godersi i restanti minuti dalla lontana tribuna.

Primo tempo da spettatore non pagante, nella ripresa mette toppe ad una coperta troppo corta, salvando il risultato. Si arrende solo alla parabola disegnata da Paolo e di fronte ad un rigore.

Nonostante le notti brave a base di alcool, figa e travestimenti alquanto discutibili, il centrale difensivo locatese sforna un'eroica prestazione che lo ha visto lottare su ogni pallone, incitare i compagni nei momenti più critici e spingere nel finale di partita contropiedi in inferiorità numerica per cercare di riagguantare il risultato.

Partita diligente per il vice capitano che non permette conclusioni semplici agli avversari e ferma spesso le loro scorribande. Lascia il campo alla fine della prima frazione di gioco per avere una maggiore freschezza durante la doppia inferiorità numerica. Il secondo tempo lo vive sostenendo i compagni dalla tribuna.

Pecca un po' di nervosismo il capitano e dopo alcune lamentele l'arbitro lo avverte ammonendolo giustamente in quanto commette un fallo tattico, poi lo condanna definitivamente cacciandolo precocemente sotto la doccia.

In fase di spinta c'è. In fase d'impostazione c'è. In fase di copertura c'è. Si fa trovare sempre pronto durante i contropiedi ed è spesso preciso nelle chiusure, sfornando così una prestazione di qualità. Si arrende solo al l'inevitabile stanchezza.

Attacca e offre sostegno alla punta, proponendosi in modo puntuale ma non sempre efficace. Viene trascinando dalla bagarre generale e viene cacciato ingiustamente per un fallo di gioco, seguendo sotto la doccia solo un minuto dopo il fratello maggiore, frastornato e col sapore di amaro in bocca.

Altra prestazione sopra le righe per il numero 9: prima infila il portiere avversario da vero bomber, poi lo spaventa in altre differenti occasioni. Nel secondo tempo si colloca in una posizione inedita, come libero, ma non delude, spazzando ogni pallone che gli orbita attorno.

Subentra a Cristian a metà secondo tempo e spinge molto, galoppando sulla fascia e chiudendo svariate iniziative avversarie; prestazione degna di un top player dei giorni nostri tutta cuore e corsa.

Entra a partita quasi conclusa e prova diverse iniziative personali che non portano a nulla, anche perché isolato e abbandonato al suo destino.

Perde la brocca nell'episodio che decide le sorti dell'incontro ed esce il Sasà Aronica che si annida all'interno di ognuno di noi, trascinando nel gorgo anche il suo mister. Dare del "Babbo Natale" all'arbitro non è stato un gesto nobile, così predicando bene, ma razzolando male, come ammette lui stesso a fine gara.

Entra a metà gara col compito di tappare più buchi possibili, ma a causa della superiorità numerica degli avversari è costretto a "ballare". Uno sfortunato disimpegno regala il pareggio immeritato alla formazione ospite.

Ahimè a questo giro bisogna commentare anche la prestazione dell'arbitro. Più permaloso della troia di paese che sistematicamente con te fa la figa di marmo mentre agli altri la lancia rischiando di far loro del male. Più indeciso nella gestione dei cartellini di quella volta che trovò nel borsone i Kinder Bueno classico, white e dark e nel dubbio se li sconfanò tutti e tre. Decide di diventare assoluto mattatore del pomeriggio quando vede Mario e gli ricorda il bullo ai tempi delle medie e, sapendo di avere il coltello dalla parte del manico, decide di punirlo. Presentarsi alla chiama con un'aderente divisa gialla, che mostra le sue sinuose forme, confonde i locatesi e gli avversari. Fenomeno.

Prende le redini della squadra e predica calma ed attenzione ai suoi compagni, sia quelli in campo che quelli che si trovano in panchina, e ai dirigenti troppo surriscaldati dai fatti appena accaduti, spegnendo ogni tipo di fiamma quando la tensione è alle stelle.